Linee guida nazionali certificazione energetica 2015

20130627-Certificazione-energetica-edificiAi tanti che ci seguono sul sito vogliamo comunicare che in merito alle nuove linee guida nazionali sulla certificazione energetica non vogliamo esprimere nessun commento fino alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Linee guida nazionali certificazione energetica 2015
Da mesi ormai gira la bozza (scarica), l’ultima risale (a come ci è dato sapere) al 27 maggio 2015. Questa bozza rimbalza e viene modificata da mesi nella conferenza Stato-Regioni (la prossima è datata 18/06/2015).
Da quello che ci sembra di capire, le modifiche sui metodi di calcolo saranno significative, verrà finalmente introdotto il calcolo per il raffrescamento e il modello di ape (Guarda l’anteprima) è totalmente sconvolto. Saranno introdotte tante altre novità, ma preferiamo aspettare la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale prima di esporre tutte le modifiche.
Presumibilmente l’entrata in vigore è fissata al 1 ottobre 2015.
Leggiamo da “edilportale.com“:

La principale novità è l’introduzione di un APE unico per tutto il territorio nazionale, con una metodologia di calcolo omogenea, al quale le Regioni dovranno adeguarsi entro due anni.
 
Il nuovo APE dovrà contenere la prestazione energetica globale dell’edificio, sia in termini di energia primaria totale che di energia primaria non rinnovabile; la qualità energetica del fabbricato, ai fini del contenimento dei consumi energetici per il riscaldamento e il raffrescamento; le emissioni di anidride carbonica e l’energia esportata.

L’indice di prestazione energetica globale, espresso in energia primaria non rinnovabile, determinerà la classe energetica dell’edificio. Le classi energetiche passano da sette adieci, dalla A4 (la migliore) alla G (la peggiore). È confermata la validità di 10 anni dell’APE.
  
Nell’APE dovranno, inoltre, essere indicate le proposte per migliorare l’efficienza energetica dell’edificio, distinguendo le ristrutturazioni importanti dagli interventi di riqualificazione energetica, e le informazioni su incentivi di carattere finanziario per realizzarli.
 
Il certificatore energetico
Il decreto ricorda che l’APE deve essere redatto da un certificatore energetico abilitato ai sensi del  Regolamento 75/2013 e aggiunge che il certificatore che redige l’APE “deve effettuare almeno un sopralluogo presso l’edificio o l’unità immobiliare oggetto di attestazione, al fine di reperire e verificare i dati necessari alla sua predisposizione”.

I costi della certificazione energetica
Entro 180 giorni dall’entrata in vigore del decreto, l’Enea metterà online una sezione del suo sito che darà indicazioni sulle tecnologie (e sui relativi costi) per l’incremento della prestazione energetica degli edifici e sugli incentivi nazionali e regionali. Nel nuovo sito, inoltre, l’Enea fornirà le statistiche sugli APE (numero di APE registrati, controllati, validati e loro distribuzione per classe energetica) e una stima dei costi medi della redazione degli APE.

Gli annunci immobiliari
Il decreto definisce uno schema di annuncio di vendita e locazione che uniforma le informazioni sulla qualità energetica degli edifici; per fornire ai cittadini un quadro completo dell’immobile, in tale schema saranno riportati anche gli indici di prestazione energetica parziali, come quello riferito all’involucro, quello globale e la relativa classe energetica corrispondente, e verranno usati degli emoticonper facilitare la comprensione ai non tecnici.

Il SIAPE
Tutti i dati relativi agli attestati di prestazione energetica saranno raccolti in un sistema informativo nazionale, denominato SIAPE, che Regioni e province autonome avranno l’obbligo di utilizzare, e che comprenderà la gestione di un catasto unificato degli APE, degli impianti termici e dei relativi controlli. Il SIAPE sarà istituito dall’Enea entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto, e sarà raccordato ai catasti regionali degli impianti termici. Successivamente si prevede di integrarlo anche con il catasto degli edifici.
 

I prossimi step
Parallelamente al decreto sull’APE, saranno varati i nuovi metodi di calcolo e i nuovi requisiti minimi per le prestazioni energetiche degli edifici.

Al di là delle indiscrezioni, vedremo cosa conterrà effettivamente il nuovo decreto e, una volta pubblicato, descriveremo puntualmente tutte le novità introdotte e in vigore.

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