Piano d’Azione Comunale per l’Energia

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Piano d’Azione Comunale Energia. Lo Studio Tecnico Ninarello ha presentato, in collaborazione con il MeetUp Amici di Beppe Grillo Crotone e il Movimento 5 Stelle Crotone, il Piano d’Azione Comunale per l’Energia (clicca per il download)  per il Comune di Crotone. Di seguito i punti proposti per la pianificazione energetica comunale.
Il Piano è stato concepito per la Città di Crotone, ma può essere facilmente applicato ad ogni comune.

Ufficio Energia

Necessita l’istituzione di un Ufficio per l’Energia che si configurerà come un vero e proprio front-office a disposizione di tecnici, imprese e singoli cittadini, rappresentando un punto di riferimento che dà informazioni e consulenza sui temi del risparmio energetico, fonti energetiche rinnovabili, uso razionale dell’energia, bioedilizia e possibili forme di agevolazioni, contributi e finanziamenti di tali interventi a livello locale, nazionale ed europeo.

Il back-office dell’ufficio avrà invece il ruolo di monitorare i consumi energetici comunali, mantenerne un catasto sempre aggiornato, determinare eventuali criticità e sprechi ed identificare costantemente azioni capaci di conseguire risparmi energetici ed economici per le casse dell’ente, nonché la gestione dei rapporti contrattuali con i fornitori di energia. Inoltre, esso fornirà supporto all’ufficio tecnico nel controllo delle relazioni tecniche di progetto attestante la rispondenza alle prescrizioni per il contenimento del consumo di energia degli edifici e dei relativi impianti termici di cui al comma 1 dell’art.8 del d.lgs. n.192/2005 e ss.mm.ii (di seguito relazione tecnica).

Infine, l’ufficio energia si proporrà come interlocutore con i competenti uffici della Regione Calabria in merito alle iniziative messe in campo da quest’ultima in materia di energia, in materia di esercizio, controllo, manutenzione ed ispezione degli impianti termici (ai sensi del Regolamento n.3/2016 Regione Calabria), e sarà la struttura adatta al compito di ricerca e partecipazione ai bandi regionali, nazionali ed europei sull’energia.

Energy Manager

A capo dell’Ufficio Energia dovrà essere collocato il Responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia (in genere chiamato Energy Manager – E.M.), obbligatorio sin dalla legge n.10/1991 per gli enti pubblici che presentino una soglia di consumo superiore a 1.000 tep/anno (come il Comune di Crotone).

Si tratta di un profilo di alto livello, con competenze manageriali, tecniche, economico-finanziarie, legislative e di comunicazione che supporta i decisori nelle politiche e nelle azioni collegate all’energia. La figura dell’energy Manager è fondamentale per supportare l’ente nell’attuare politiche di riduzione dei consumi energetici – e dunque dei costi – e nel tenere conto in modo efficiente dell’energia in tutte le fasi dell’attività o della gestione degli edifici.

Al tecnico responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia vengono attribuiti una serie di compiti e di adempimenti da espletare. Ovviamente ai compiti previsti dalla legge se ne aggiungeranno altri, su base volontaria ma tipici del ruolo assunto, quali ad esempio la promozione di buone pratiche, sensibilizzazione dei colleghi e/o degli utenti, valutazione ed eventuale studio di fattibilità di interventi di efficientamento, coordinamento delle richieste di incentivi.

Oltre a coordinare l’attività dell’Ufficio Energia, i cui compiti sono stati già esposti, si riportano di seguito i principali compiti dell’E.M. già previsti dalla legge e che in generale andranno ad aggiungersi e a sovrapporsi con quelli dell’Ufficio stesso:

  • l’art.19 della Legge 10/91 prevede che l’Energy Manager individui le azioni, gli interventi, le procedure e quanto altro necessario per promuovere l’uso razionale dell’energia, assicuri la predisposizione di bilanci energetici in funzione anche dei parametri economici e degli usi energetici finali, predisponga i dati energetici necessari per la comunicazione stessa;
  • l’articolo 26, comma 7 della legge 10/91 ha introdotto per gli edifici di proprietà pubblica o adibiti ad uso pubblico l’obbligo di soddisfare il fabbisogno energetico degli stessi favorendo il ricorso a fonti rinnovabili laddove possibile, salvo impedimenti tecnici o economici. Il D.Lgs.192/2005 come modificato dalla Legge 90/13 all’art. 8 comma 1 recita che “gli schemi e le modalità di riferimento per la compilazione della relazione tecnica di progetto sono definiti con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e per la pubblica amministrazione e la semplificazione, sentita la Conferenza unificata, in funzione delle diverse tipologie di lavori: nuove costruzioni, ristrutturazioni importanti, interventi di riqualificazione energetica. Ai fini della più estesa applicazione dell’articolo 26, comma 7, della legge 9 gennaio 1991, n. 10, per gli enti soggetti all’obbligo di cui all’articolo 19 della stessa legge, la relazione tecnica di progetto e’ integrata attraverso attestazione di verifica sulla applicazione del predetto articolo 26, comma 7, redatta dal Responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia nominato”.
  • l’Energy Manager assume il ruolo di tecnico di controparte incaricato di monitorare lo stato dei lavori e la corretta esecuzione delle prestazioni previste dai contratti di Servizio Energia qualora il committente sia un ente pubblico soggetto all’obbligo di nomina, ai sensi dell’Allegato II del D.Lgs. 115/08, punto 4, lettera p).
  • l’Energy Manager può, inoltre, per conto dell’ente, operare nel mercato dei titoli di efficienza energetica (certificati bianchi), altrimenti non accessibile al Comune. In questo scenario egli può contrattare i risparmi conseguiti come fossero azioni e venderli a beneficio dell’ente.

In considerazione dell’importanza e della responsabilità dei compiti richiesti, l’Energy Manager dovrà essere una figura esterna certificata e riconosciuta da Accredia ai sensi della norma UNI CEI 11339:2009 “Esperti in gestione dell’energia: Requisiti generali per la qualificazione”. Tale figura assume uno spessore tanto più importante in quanto la normativa gli attribuisce il compito esclusivo della redazione delle diagnosi energetiche, altrimenti non realizzabili da terzi. In questo contesto l’Ufficio Energia acquisisce tutti gli strumenti per operare autonomamente sugli edifici e sul sistema produttivo dell’ente per individuare, attraverso la diagnosi, le criticità specifiche di ogni centro di costo e determinare le azioni da adottare per risolverle.

La contrattualizzazione dell’E.M. infine, sarà regolamentata attraverso premialità da acquisire in coerenza dei risultati di risparmio energetico ed economico conseguiti.

Piano Energetico Comunale

Il Piano Energetico Comunale è uno strumento per l’integrazione del fattore “energia” nella pianificazione del territorio. Esso è dunque un documento che si affianca agli strumenti di pianificazione del governo del territorio e che comporta la misura dei consumi di energia della città, suddivisi per settori, l’analisi di questi dati e l’individuazione degli interventi di risparmio di combustibili tradizionali (petrolio, benzine, carbone, metano) e la promozione dell’utilizzo delle fonti rinnovabili. Risulta propedeutico al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • Migliorare le condizioni ambientali del territorio comunale direttamente collegate allo sfruttamento delle risorse energetiche;
  • Attirare la cittadinanza al risparmio energetico tramite la promozione di una campagna di sensibilizzazione e l’implementazione di una serie articolata di interventi;
  • Stimolare l’impiego delle energie rinnovabili, con particolare riferimento al solare termico e fotovoltaico;
  • Sollecitare l’efficienza energetica, tramite la diffusione dell’innovazione tecnologica e gestionale, soprattutto nel sistema produttivo;
  • Conseguire lo sviluppo economico ed ecosostenibile del territorio comunale.

Lo studio dovrà essere condotto in stretto raccordo con le competenti strutture comunali, specificatamente con l’Ufficio Energia (compreso l’Energy Manager nominato dal Comune di Crotone) che farà da riferimento e da coordinamento per i singoli responsabili di settore coinvolti nella stesura di detto piano e da interlocutore con i vari stakeholder.

Di seguito se ne descrivono le fasi necessarie.

Fase 1 – Conoscitiva

a) Profilo dell’Area di Studio ed Esame della Legislazione vigente.

In particolare, si richiederà:

  1. Il profilo dell’area di studio e l’analisi dei seguenti aspetti:
  2. Inquadramento climatologico (temperatura dell’aria, radiazione solare, precipitazioni, venti) e andamento delle variabili climatologiche degli ultimi anni (in base ai dati disponibili);
  3. Popolazione (urbana/extraurbana, residenti/turisti/studenti/occasionali; per classi di età);
  4. Descrizione del patrimonio edilizio (per tipologia, per epoca di costruzione, per impianti presenti, occupate/libere);
  5. Infrastrutture di trasporto (vie di grande comunicazione, viabilità urbana, ferrovie);
  6. Classificazione e caratterizzazione delle attività economiche (numero di imprese e addetti per settori, forme giuridiche, localizzazione);
  7. Catasto della pubblica illuminazione, degli edifici, degli impianti e del parco veicoli dell’ente comunale.
  8. Esame della normativa comunitaria, nazionale e regionale vigente in materia energetica e di uso delle fonti rinnovabili ed efficienza energetica.
  9. Ricognizione ed analisi di tutti gli strumenti emanati dall’amministrazione comunale che interagiscono con il PEC (strumenti di pianificazione urbanistica, PSC, PRG, ecc.);
  10. Ricognizione ed analisi dei principali strumenti di pianificazione energetica comunitaria, nazionale e regionale per garantire la coerenza del PEC con gli stessi;
  11. Metodologia per la redazione del bilancio energetico e definizione degli indicatori.

b) Analisi della Domanda e dell’Offerta Energetica in ambito comunale.

In particolare, si richiederà:

  1. Raccolta dei dati relativi alla produzione di energia (censimento degli impianti di produzione di energia – rinnovabili e non – già installati sul territorio, sia pubblici che privati) e ai consumi energetici comunali, sia riconducibili direttamente all’ente, sia quelli riconducibili all’intero territorio, articolati per fonti energetiche e settori economici (edilizia, servizi pubblici, attività produttive, terziario, agricoltura, trasporti, ecc.), anche richiedendo i dati da diverse fonti tra cui, a mero titolo di esempio: Ministero dello Sviluppo economico, Terna S.p.A., gruppo Enel S.p.A, altri eventuali distributori, Enea, GSE; GRTN; Regione Calabria, ecc.;
  2. In particolare, per quanto concerne i consumi direttamente riconducibili all’ente si richiede la raccolta dei dati di consumo dovuti sia alla pubblica illuminazione, sia alla conduzione degli edifici comunali, sia ai trasporti, ed in generale a tutti i centri di consumo funzionali all’attività di governo cittadino;
  3. Analisi delle risorse energetiche attuali presenti sul territorio. Censimento delle concessioni per l’approvvigionamento di risorse energetiche, ad impianti a fonti fossili e ad impianti a fonti rinnovabili;
  4. Bilancio Energetico Comunale (ente + territorio);
  5. Bilancio delle emissioni (ente + territorio).

Fase 2 – Analisi: Individuazione delle criticità’ del Sistema.

In particolare sarà richiesto:

  1. Individuazione delle maggiori criticità, sia a livello di approvvigionamento sia in riferimento allo stato di conservazione ed all’efficienza degli impianti esistenti;
  2. Analisi delle ricadute sull’ambiente provocate dalle suddette criticità, soprattutto in termini di aumento delle emissioni climalteranti e dell’aumento della temperatura locale e globale, con particolare attenzione, per quest’ultima, all’effetto “isola di calore” e all’effetto del verde pubblico sull’accrescimento di tale fenomeno.
  3. Il potenziale e le criticità delle fonti fossili, delle fonti rinnovabili, il risparmio e l’efficientamento energetico e la cogenerazione sul territorio comunale. Analisi di eventuale rischio idro-geologico e/o altri rischi e individuazione di misure per il controllo di tali criticità;
  4. Eventuali criticità emerse negli altri strumenti di governo del territorio. Analisi della correlazione tra il PEC, il Piano Strutturale, il Regolamento Urbanistico e il Regolamento Edilizio; Recepimento e aggiornamento delle “Linee guida per la valutazione dei progetti di impianti per la produzione di energia elettrica da fonte eolica e solare-fotovoltaica soggetti ad autorizzazione unica regionale, da localizzare nel territorio del Comune di Crotone”, approvate con Delibera del Consiglio Comunale n.2 del 11/01/2010. Analisi di eventuali situazioni di non conformità a dette linee guida e strategie di non rinnovo delle concessioni alla scadenza.
  5. Definizione dei possibili ambiti di intervento, strategie per la riduzione dei consumi, per l’efficientamento energetico e per lo sviluppo delle rinnovabili. Potenzialità delle strutture pubbliche e private e analisi delle specificità locali.

Fase 3 – Operativa: Piano d’Azione

In particolare, sarà richiesto di elaborare:

  1. Definizione degli obiettivi, tra cui almeno il 40% di riduzione di emissioni di CO2 entro il 2030;
  2. Formulazione delle proposte di Azioni con l’individuazione di interventi di riduzione del consumo di energia, di efficientamento energetico, di impianti a fonti rinnovabili, di innovazione tecnologica, di rinegoziazione degli attuali contratti per utenze energetiche, di gruppi di acquisto solidale e di sensibilizzazione della cittadinanza nei vari settori (primario, civile, industriale, agricoltura, trasporti), ecc. ed individuazione degli elementi di fattibilità e delle leve economiche reperibili;
  3. Formulazione di proposte che l’amministrazione comunale può elaborare volte ad incentivare il ricorso alle energie rinnovabili ed al risparmio energetico;
  4. Formulazione di proposte che l’amministrazione comunale può elaborare volte alla diffusione dell’efficienza e del risparmio energetico nell’edilizia, in particolare attraverso strumenti di regolamentazione, gestione e controllo del regolamento edilizio (vedi paragrafo Allegato energetico-ambientale a Regolamento Edilizio), secondo quanto stabilito dalla normativa europea e nazionale. Definizione di un programma dettagliato delle azioni da realizzare, riferite sia ad interventi correttivi immediati, sia a soluzioni di medio e lungo termine, adeguatamente motivate sotto il profilo della fattibilità tecnica ed economica e alle strategie da adottare.
  5. Politiche ed azioni per agevolare l’imprenditoria nei settori delle rinnovabili e del risparmio energetico;
  6. Eventuali iniziative pilota da promuovere e protocolli di intesa che l’amministrazione comunale può sottoscrivere per il raggiungimento degli obiettivi predeterminati.

Fase 4 – Controllo: Sistema di Monitoraggio

Il monitoraggio è un compito che dovrà essere assegnato all’Ufficio Energia. Il Piano Energetico Comunale dovrà individuare gli strumenti per assolvere nel miglior modo possibile questo compito, anche attraverso l’adozione di un sistema informatico come ad esempio un Catasto Energetico Territoriale (vedi paragrafo dedicato Progetto Smart City).

Il Piano energetico, inoltre, dovrà essere aggiornato ogni 2 anni riportando i risultati conseguiti.

Progetto Smart City

Dovrà essere adottato uno strumento informatico da supporto all’Ufficio Energia nella gestione, nel monitoraggio dei consumi energetici e delle relative emissioni di CO2 e nel sostegno al conseguimento degli obiettivi individuati dal Piano Energetico Comunale (Catasto Energetico Territoriale) che prevede una serie di funzionalità quali:

  • Un catasto online degli edifici, degli impianti e del parco veicoli di proprietà dell’ente;
  • L’analisi dei consumi energetici delle singole utenze di proprietà dell’Ente e la determinazione delle emissioni di gas serra dell’Ente stesso;
  • Una serie di reportistica dettagliata per centro di consumo, anno, fonte energetica, emissioni di CO2, ecc.;
  • La possibilità della cittadinanza di accedere al sistema e consultare online i consumi in piena trasparenza;
  • Un portale del cittadino con informazioni sulla normativa, gli incentivi, lo sviluppo di progetti partecipati dalla cittadinanza come bike sharing, car pooling, piani per gli spostamenti sostenibili dei cittadini, e tutto quanto possa essere di supporto alla diffusione e alla sensibilizzazione ad una nuova cultura sull’uso razionale dell’energia.
  • In futuro, questo stesso sistema, o un sistema informatico parallelo, dovrà poter includere l’informatizzazione della pubblica amministrazione attraverso la gestione telematica della pubblica illuminazione, analizzando online la rete comunale, l’individuazione di guasti, il censimento dei consumi o semplicemente la gestione delle segnalazioni dei cittadini, ma anche la gestione telematica di utenze pubbliche quali edifici scolastici e comunali.

Allegato energetico-ambientale al Regolamento Edilizio

Nell’ambito della redazione del Piano Energetico Comunale dovrà essere prodotto un allegato energetico-ambientale al regolamento edilizio che recepisca l’attuale normativa sulla prestazione energetica degli edifici, sia in merito alle nuove costruzione, ma anche per le riqualificazioni energetiche e le ristrutturazioni parziali e totali degli edifici. L’allegato oltre a riportare le prescrizioni minime di legge, già in vigore, conterrà le istruzioni per il deposito della relazione tecnica, degli attestati di qualificazione e prestazione energetica e le modalità di controllo dei suddetti documenti a cui sarà preposto l’Ufficio Energia, il cui esito positivo sarà propedeutico al rilascio delle concessioni edilizie nel caso della relazione tecnica, alla fine dei lavori nel caso dell’attestato di qualificazione energetica, e al rilascio del certificato di agibilità nel caso di attestato di prestazione energetica. Nel caso di edifici che migliorino le prescrizioni di legge saranno previste premialità come la concessione di maggiori volumetrie edificabili o sgravi sulle imposte comunali riconducibili all’edificio oggetto del merito.

Patto dei Sindaci

Con lo sviluppo di un Piano Energetico Comunale sarà possibile e opportuno aderire al Patto dei Sindaci. Il Patto dei Sindaci per il clima e l’energia è una iniziativa della Commissione Europea che coinvolge le autorità locali e regionali impegnate su base volontaria a raggiungere sul proprio territorio gli obiettivi UE per l’energia e il clima. I firmatari si impegnano a sviluppare entro il 2030 dei Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima, e ad adottare un approccio congiunto per l’integrazione di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.

In questo contesto il Piano Energetico Comunale, da cui sarà facilmente possibile ricavare un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, dovrà impegnare l’amministrazione comunale a raggiungere l’obiettivo di riduzione minima del 40% delle emissioni di CO2 (e possibilmente degli altri gas climalteranti) entro il 2030 attraverso l’incremento delle misure di efficienza energetica e un maggiore uso delle fonti di energia rinnovabile, il rafforzamento della capacità di adattamento ai cambiamenti climatici e l’aumento della cooperazione con le autorità locali e regionali nel contesto UE e oltre, per migliorare l’accesso a un’energia sicura, sostenibile e alla portata di tutti.

I benefici di tale iniziativa sono molteplici:

  • Riconoscimento internazionale e visibilità dell’azione per il clima e l’energia intrapresa dalle autorità locali;
  • Opportunità di contribuire a definire la politica climatica ed energetica dell’UE Impegni credibili attraverso il controllo dei progressi e il monitoraggio;
  • Opportunità migliori per finanziare i progetti locali per il clima e l’energia;
  • Modi innovativi di fare rete, scambio di esperienze e sviluppo di capacità attraverso eventi, gemellaggi, seminari e discussioni online;
  • Supporto pratico (help desk), documenti di orientamento e strumenti;
  • Accesso rapido al “know-how di eccellenza” e a stimolanti casi studio;
  • Autovalutazione facilitata e scambio tra colleghi attraverso il monitoraggio comune e lo schema di relazione;
  • Struttura flessibile di riferimento per i progetti, adattabile alle specifiche esigenze locali;
  • Cooperazione elevata e sostegno da parte delle autorità nazionali e subnazionali.

Inutile aggiungere che l’ufficio preposto per tale iniziativa è l’Ufficio Energia.