La Regione Calabria si doterà di un catasto energetico degli APE grazie ad ENEA

La Cittadella Regionale di Catanzaro

Articolo pubblicato su Ediltecnico.it. Si è svolto il 19 luglio 2017, presso la “Cittadella Regionale” di Catanzaro, un convegno nel quale si è presentato il percorso che porterà la Regione Calabria a dotarsi di un catasto energetico degli APE (attestati di prestazione energetica) entro la fine del 2017. La Regione ha, infatti, siglato un accordo con ENEA, con la quale da sempre è in stretta collaborazione su tutte le tematiche energetiche, grazie al quale potrà usufruire di un sistema informativo per la gestione degli APE al quale l’ENEA lavora già da qualche anno, forte dell’esperienza già maturata in Regione Abruzzo, con la quale ha sperimentato una prima versione, e di un accordo già in essere con la Regione Lazio che a brevissimo ospiterà il debutto di una seconda versione del sistema informativo per poi essere estesa alla Calabria e, naturalmente, allo stesso Abruzzo.

Il sistema è stato presentato da una introduzione dell’ing. Mauro Marani, responsabile del servizio efficienza energetica nella pubblica amministrazione locale di ENEA, e, nel dettaglio, dall’ing. Flavio Fontana, responsabile del servizio di calcolo e modellistica (CA.MO.) di ENEA.

Tra le novità del sistema informativo denominato “APE Regione 2016” (benché la release sia del 2017) ci sarà la sua caratteristica modulare che permetterà un continuo rinnovo e l’aggiunta nel tempo di sempre nuove funzionalità, la caratteristica a “cards”, ovvero a schede o entità (certificatore, edificio, APE, ecc.) e una maggiore “usability” da parte dell’utente finale grazie anche ad un avanzato sistema di interrogazione dei dati e ad un’interfaccia “responsive” per una facile fruizione sia da PC che da tablet o smartphone.

Il sistema, inoltre, permetterà il controllo degli xml e il controllo e la validazione degli APE inviati, l’integrazione con il SIAPE (il sistema informativo nazionale che raccoglierà tutti i dati dei catasti energetici regionali, previsto per legge e gestito sempre da ENEA), un registro dei soggetti certificatori con controllo sui profili e un’anagrafe degli edifici, un sistema di accesso libero all’utenza finale, l’integrazione con la funzionalità GIS che permetterà di geolocalizzare gli edifici oggetto dell’APE e di visualizzare la rappresentazione grafica su carta geografica della qualità della prestazione energetica grazie alla colorazione puntuale degli edifici da verde (più efficiente) a rosso (meno efficiente).degli edifici da verde (più efficiente) a rosso (meno efficiente).

L’accesso al catasto energetico degli APE sarà consentito anche ai Notai, i quali potranno controllare l’avvenuta trasmissione degli APE da parte dei soggetti certificatori nel caso di allegazione del documento agli atti notarili, mentre la Regione disporrà di una “remote control room”, ovvero di una stanza di controllo remoto, un osservatorio regionale in tempo reale dove rilevare anche eventuali difformità o inadempienze, ed, infine, la possibilità di estrapolare una serie di statistiche e di rapporti che, una volta popolato in modo significativo il sistema, saranno utili per decidere politiche di efficienza energetica mirate alla risoluzione di specifiche criticità.

Un momento del convegno di Catanzaro, durante il quale sono state illustrate le novità del Catasto energetico degli APE riassunte in questo articolo.

Infine, come ha sottolineato l’ing. Salvatore Gangemi, responsabile della segreteria tecnica delle “Attività Produttive” della Regione Calabria, il sistema verrà integrato con il neonato e già operativo CIT-CAL, il catasto degli impianti termici regionale, un sistema innovativo che permette la trasmissione dei libretti di climatizzazione e relativi rapporti di controllo tecnico effettuati sugli impianti, assegnando una targa e un QRcode grazie al quale, anche da smartphone, sarà possibile verificare la regolarità degli adempimenti prescritti dalla vigente normativa in materia di controllo e manutenzione delle caldaie e degli impianti di climatizzazione.
A questo scopo l’integrazione tra i due catasti (impianti termici e attestati di prestazione energetica) attraverso l’indicazione della targa dell’impianto nell’APE, eviterà l’allegazione da parte del soggetto certificatore del libretto, ma al contempo obbligherà la regolarizzazione immediata di tutti quegli impianti a servizio degli edifici di cui sarà richiesto l’attestato di prestazione energetica. Qualora, infatti, l’impianto non sia regolarmente accatastato e gli adempimenti previsti non siano rispettati, sarà preclusa la possibilità al soggetto certificatore di generare e trasmettere il relativo APE.

La Regione Calabria, rappresentata dal Dirigente del Settore Politiche Energetiche ed Efficienza Energetica avv. Maria Rosaria Mesiano, che ha anche moderato tutta la discussione, ha sottolineato che il nuovo catasto energetico degli APE sarà operativo entro la fine del 2017, ma anche come questo sia solo l’inizio di un percorso da condividere con tutti gli attori della filiera attraverso i tavoli tematici del “regional living lab” nell’ambito del progetto IntensssPA finanziato con Horizon 2020 e che mira a sviluppare un piano energetico integrato e ad identificare con gli stakeholder le principali problematiche e opportunità nel settore di riferimento in relazione all’energia e a proporre e discutere possibili azioni o priorità da inserire nel Piano. In poche parole la Regione Calabria si candida finalmente, almeno in questo settore, ad essere nei prossimi anni una delle “prime della classe”.

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