Tutti In Classe A: le termografie bocciano anche gli edifici de L’Aquila

di Enrico Ninarello
Ad un mese dalla pubblicazione del rapporto Tutti in Classe A, Legambiente è recentemente tornata sul tema dell’efficienza energetica negli edifici analizzando le nuove costruzioni che, grazie al progetto C.A.S.E., sono state restituite agli abitanti de L’Aquila dopo il terremoto che ha sconvolto il territorio nel 2009.
Tutti in Classe A è una campagna promossa da Legambiente con l’obiettivo di mettere in luce l’importanza dell’efficienza energetica in edilizia e nel primo rapporto, pubblicato in giugno, erano contenuti i risultati che una squadra di esperti , mobilitata lungo tutta la nostra penisola, ha prodotto grazie alle analisi termografiche su edifici di nuova costruzione e ristrutturati.  Ne è emerso uno scenario nel quale anche case certificate in classe A denotavano gravi patologie dal punta di vista delle dispersioni energetiche, in particolare a causa dei ponti termici.
Ma cosa evidenzia l’analisi termografica? Utilizzando una termocamera ad infrarossi e puntandola verso la facciata dell’edificio presa in esame si cattura un’immagine nel campo emissivo degli infrarossi che attraverso un gradiente cromatico permette di leggere il gradiente termico della superficie. Solitamente il gradiente cromatico varia da colori caldi (bianco/giallo) per indicare le temperature più alte, a colori freddi (blu/nero) per indicarne le più basse, passando da colori intermedi quali il rosso e il viola. Laddove siano presenti contrasti cromatici accentuati, maggiore risulta essere il gradiente termico sulla superficie esterna dell’edificio e a maggiori gradienti termici corrisponde maggior facilità di passaggio di energia dall’interno verso l’esterno e viceversa. Ne consegue una maggiore dispersione termica nei punti dove questo gradiente è più visibile: è il fenomeno dei ponti termici, ovvero zone in cui viene a crearsi una strada di favore, appunto un ponte, per il passaggio dell’energia termica attraverso la parete.
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